(2006)

Un viaggio in scooter da Pavia al Delta del Po, documentando le architetture spontanee sorte lungo le golene. Un territorio franco, che appartiene al Grande Fiume e che, nella sua incertezza e precarietà, concede la massima libertà. Il bisogno universale di avere un tetto sopra la testa, ma anche quello della socialità e dell’espressione creativa e personale.

Un canto alle radici e al cielo. Àncore gettate e forme trascorrenti. L’essere dentro l’alveo della comunità e il lasciarsi andare alla corrente.

 

A FEW HOUSES

A journey by scooter from Pavia to the Po Delta, photographing the improvised buildings that have sprung up along the flood plains. A sort of ‘free zone’ that belongs to the Great River, whose precarious nature grants maximum freedom. The universal need to have a roof above one’s head, be part of a social group and have an outlet for creative and personal expression.
A hymn to roots and sky. Anchors cast and figures flowing past. The individual as part of the ‘riverbed’ of the community and moving with the current.

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